Come vendere, riciclare e donare i propri vestiti usati: la guida completa
di Elena Clara Maria Rossetti
Ciao a tutti! Mi chiamo Elena Clara Maria, sono una studentessa laureanda in Scienza dei Materiali e sul mio canale Instagram @elenaclaramaria racconto quello che è stato ed è un percorso di consapevolezza in divenire, tra sostenibilità ambientale, scelte di consumo che a volte diventano di vita, ed etica.
Mi piace farlo tramite visual journaling, in questo articolo ad esempio troverete una mappa concettuale, e questo perché cerco di alternare l’astratto al concreto, visto che per quanto la scienza possa sembrare rigorosa rimane per me la forma più bella di poesia della realtà.
Qualche giorno fa mi sono ritrovata a sfogliare le mie storie in evidenza “abiti riciclati” e mi sono detta che serviva registrare tutte le informazioni in un unico posto: qui sul blog de Il Vestito Verde.
La possibilità di minimizzare l’impatto di quello che acquistiamo sta anche in come ne disponiamo a fine vita. Nel momento in cui scartiamo un nostro abito, è importante massimizzare tutte le potenzialità che ha ancora, perché quello che è un rifiuto per noi, a seconda delle condizioni in cui versa, potrebbe diventare l’abito del cuore di qualcun altro così come un filato rigenerato.
Impariamo quindi a capire quali domande farci per capire quali opzioni di riciclo sono le più efficienti, comode e green.
Indice
Il capo che sto scartando è in buono stato
Se sì, l’opzione più efficiente è che sia riutilizzato da qualcun altro prima di essere riciclato come filato.
Desideri donare o vendere i tuoi vestiti in buono stato?
Vorrei donare i miei vestiti
L’opzione più sostenibile prevede la donazione a persone con cui sei in contatto diretto: amici, parenti o una piccola realtà sociale che conosci (come la parrocchia e iniziative di volontariato locali).
Perché è meglio donarli a realtà locali?
I cassonetti gialli
Tutti vestiti donati nei cassonetti gialli per legge sono rifiuti. Ne vengono raccolti circa 30 milioni l’anno in Italia solo tramite quelli gestiti dalla Caritas, che sono molti di più di quelli che possono essere immediatamente ridistribuiti alle persone bisognose.
Questi rifiuti tessili sono quindi avviati ad una lunga filiera che in questo momento è fortemente messa alla prova dall’emergenza sanitaria. Non tutti i cassonetti gialli hanno riaperto, quindi è importante non abbandonare i propri capi nelle vicinanze.
Inoltre, gli articoli che in questo momento possono essere introdotti all’interno dei cassonetti gialli gestiti dalla Caritas sono:
- Capi d’abbigliamento
- Scarpe appaiate e allacciate insieme ove possibile
- Accessori d’abbigliamento (cappelli, cinture, foulard, sciarpe, mantelle, borse, zaini)
- Biancheria per la casa (coperte, lenzuola, piumoni, asciugamani, tovaglie, tende)
No quindi a scarponi da sci, a biancheria per la persona, stracci o strofinacci, ritagli e scarti di stoffa; inoltre il vestiario e gli altri oggetti devono essere puliti, asciutti, privi di macchie o buchi, senza necessità di essere riparati.
Per i cassonetti gialli gestiti da Humana People To People vale lo stesso elenco, con la differenza che questi articoli possono essere gettati anche quando non in buono stato perché lo smistamento avviene successivamente nella filiera, di cui puoi leggere i passaggi qui.
N.B. Dal momento che il mercato degli abiti usati è vittima di infiltrazioni mafiose, è necessario sapere come distinguere i cassonetti gialli di una data associazione: deve comparire sempre il nome dell’ente, o dell’associazione, che si occupa del ritiro insieme all’indirizzo fisico, all’indirizzo web e a un recapito telefonico. In caso di dubbi è sempre possibile contattare il Comune per verificare se un determinato cassonetto che si trova per strada è legale oppure no. Io consiglio di affidarsi a quelli mappati dalle associazioni stesse, che trovate segnalate nell’articolo e che verranno di mano in mano incorporati nella mappa fisica de Il Vestito Verde.
Recentemente sono nate anche altre iniziative:
Second chance
E’ un progetto di Timberland in collaborazione con Soles 4 Souls, che si occupa di distribuire le scarpe che non indossiamo più agli indigenti e della creazione di progetti di empowerment tramite la donazione di queste stesse. È possibile donare scarpe di qualsiasi marchio in tutti gli store Timberland in Europa.
Recooper
Recooper è una realtà no profit regionale nata in Emilia Romagna che cura la raccolta di abiti usati, dove ogni passaggio nella filiera fino alla loro vendita finalizzata al recupero viene tracciato e raccontato in maniera trasparente sul sito. Con il ricavato garantisce occupazione a personale in condizioni di svantaggio e crea nuovi posti di lavoro, sostiene economicamente associazioni del territorio e organizza iniziative di educazione al riuso. Sono presenti oltre 1200 campane in tutta la regione, le trovi qui.
Atelier Riforma
Atelier Riforma è una realtà torinese che ritira gratuitamente a casa i capi usati dei cittadini e regala un buono di 5€ da spendere sulla loro piattaforma.
Chi invece abita in altre zone d’Italia può spedire i propri capi ad Atelier Riforma (la spedizione verrà rimborsata). I capi donati verranno sottoposti ad upcycling e refashioning e rimessi sul mercato attraverso il loro e-commerce.
Ci stiamo occupando di segnalare sulla mappa tutte le realtà sociali a cui puoi consegnare i tuoi abiti in buono stato. Se non trovi una realtà della tua città, lascia un commento sotto questo post e noi l’aggiungeremo!
Vorrei vendere i miei vestiti
Di persona: puoi affidare i tuoi capi in contovendita in franchising quali Mercatino o Mercatopoli (hanno un sistema di monitoraggio online estremamente comodo), oppure a negozi indipendenti della tua città, che trovi segnalati sulla nostra mappa.
Online: Puoi listare i tuoi capi su Depop, Vestiaire Collective (per i capi di marca), Asos Marketplace, Vintag e Facebook Marketplace gestendo tu la compravendita.
Vorrei scambiare i miei vestiti
Organizzare uno swap party è un ottimo modo per dare nuova vita a vestiti che non si utilizzano più, ottenendo in cambio qualcosa che rispecchia maggiormente il proprio stile, che pure riceverà nuova vita attraverso di voi.
Un altro servizio a cui è possibile spedire (con ritiro a casa gratuito) i vostri capi usati in buono stato è Armadio Verde. In cambio otterrete una valuta alternativa con cui acquistare capi sul loro marketplace di abiti usati, con eventuale aggiunta di denaro: una specie di grande swap party.
Il capo che sto scartando è rotto-in cattivo stato
Buone notizie: ci sono tanti progetti di economia circolare pronti a premiare il consumatore consapevole e ad ammortizzare il costo ambientale del capo in oggetto.
Possiamo inoltre adottare tanti semplici accorgimenti di riutilizzo, come riutilizzare magliette rotte e calzini per pulire prima di rivolgerci ai programmi illustrati in questo articolo.
Il mio capo può essere riparato
Rivolgiti a una sartoria o a una maglieria (nel caso di maglioni) della tua zona e prova a chiedere più preventivi se è il prezzo a frenarti.
Se ti trovi in possesso di un maglione bucato puoi anche pensare a una soluzione come Woolfiller: tutto quello che ti serve per riparare un maglione di lana bucato è un ago per feltro e della lana del colore del tuo maglione, entrambi in vendita sul sito; nel caso di un maglione 100% cashmere puoi rivolgerti invece al servizio di riparazione che offre Rifò.
Se hai acquistato un capo o dell’attrezzatura di Patagonia, sappi inoltre che tutti i danni dovuti ad usura di un capo o attrezzatura Patagonia vengono riparati ad un prezzo ragionevole in negozio.
Il mio capo non può essere riparato
Se è così, di quale capo si tratta?
Collant
Se non volete farne degli elastici (tutorial qui), possono essere spedite direttamente a Swedish Stockings o a Friendly Shop Italia che lo farà per voi non appena raggiunto un numero consistente di collant da mandare in uno dei due mailing points (UK e Svezia) per minimizzare l’impatto della spedizione.
Swedish Stockings crea collant di nylon rigenerato grazie anche alle vostre collant rotte (di qualsiasi marca). La spedizione è a carico dell’utente, in cambio di 3 collant si ottiene il 10% sull’acquisto di nuove collant e calze. Ci sono dei drop off points in Europa e in Giappone, in Italia per ora solo Friendly Shop a Padova.
Maglioni 100% cashmere
Che siano infeltriti, scuciti, tarmati, sciupati o addirittura rotti possono essere inviati a Rifò, purché la loro etichetta della composizione sia integra, perché siano riparati ove possibile e ritornino a voi come dicevo sopra, o siano riciclati e con il loro filato rigenerato siano realizzati nuovi maglioni. Il ritiro a casa o la spedizione presso un ufficio postale sono gratuiti, e in cambio di ogni maglione otterrete 10 euro di sconto su ogni nuovo acquisto presso il brand.
Intimo
Biancheria intima, maglie intime e pigiami uomo o donna possono essere donati a gruppi di cinque nei punti vendita Intimissimi che aderiscono all’iniziativa sul territorio nazionale. Al momento l’iniziativa è sospesa a causa dell’emergenza sanitaria, per cui se vuoi donare dell’intimo in questo momento, ti consiglio di rivolgerti all’iniziativa di Garment Collecting di H&M di cui trovi qui sotto i dettagli.
Jeans
Qualsiasi paio jeans da 95 a 100% cotone come composizione può essere donato nei punti di raccolta di Rifò di cui trovi qui un elenco, perché con il filato siano realizzati nuovi maglioni e prodotti tessili. Rifò vorrebbe rendere questo servizio di raccolta il più comodo possibile per l’utente, per cui se stai leggendo, dedica due minuti alla compilazione di per indicare le tue preferenze, e se vuoi condividilo con gli amici. Per ogni jeans donato otterrete 10 euro di sconto su ogni nuovo acquisto presso il brand, e con 3 jeans donati riceverete in regalo una borsa shopper di jeans.
Qualsiasi scarpa con la suola in gomma
Sneakers, scarpe da ginnastica e infradito possono essere lasciate in qualsiasi punto di raccolta Esosport sul territorio nazionale perché diventino materiale per la pavimentazione dei parchi giochi e nuove piste di atletica.
Scarpe Womsh
Possono essere lasciate presso i rivenditori Womsh (listati qui), perché diventino materiale per la pavimentazione dei parchi giochi in cambio di un buono sconto di 10 euro su un qualsiasi nuovo acquisto dal brand.
Maglioni di ogni genere, coperte, ritagli di stoffa
Canili, rifugi e gattili necessitano di aiuto o sostegno, che può essere fornito semplicemente donando prodotti tessili per le cucce. Fate una telefonata a quello più vicino a voi per sapere di cosa abbisognano al momento.
N.B. Spesso non vengono accettati piumoni o capi imbottiti.
Altro
H&M Garment collecting program: è possibile portare nei punti vendita di diversi brand del gruppo H&M (& Other Stories, H&M, Monki) qualsiasi tipo di prodotto tessile, di qualsiasi marca e in qualsiasi stato di usura, persino calzini spaiati, biancheria intima, t-shirt rovinate e lenzuola scolorite, ma no a tutte le calzature che per regolamentazione di mercato non sono disciplinate come prodotti tessili, così come qualsiasi borsa o accessorio non sia costituito almeno per l’80% da tessuto.
OVS We Care: è possibile portare nei punti vendita OVS qualsiasi tipo di prodotto tessile, di qualsiasi marca e in qualsiasi stato di usura, esclusi gli indumenti intimi e anche in questo caso le calzature.
Negozi e Cassonetti gialli di Humana People To People: trovate l’elenco degli articoli conferibili alla voce capi in buono stato. L’intero utile dell’attività di raccolta di abiti usati è destinato al sostegno di progetti di sviluppo nel Sud del mondo e azioni sociali e di sensibilizzazione in Italia. Li trovi tutti mappati qui.
Per sapere tutto ciò che per regolamentazione di mercato rientra in prodotto tessile, qualora avessi dei dubbi, puoi cliccare qui.
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